giovedì 24 gennaio 2013

Serious Learning through Serious Games!

E se facessimo pratica di insegnamento attraverso i serious games?
Il progetto Simaula (http://www.simaulaproject.eu/index_it.php), che vede la collaborazione di paesi come Spagna, Italia, Bulgaria, Grecia e Regno Unito, si propone proprio di sviluppare un ambiente virtuale di simulazione destinato alla pratica dei futuri insegnanti. Una sorta di tirocinio in 3D, insomma, che potrebbe integrare (ma non sostituire, ovviamente) quello che già si svolge nelle nostre università.
Il serious game in questione é ancora in fase di miglioramento ma i suoi sviluppi potrebbero essere davvero interessanti. Oggi ho potuto "giocare" con la versione demo di Simaula (grazie ad una simulazione che si é tenuta all' Università di Salerno) e devo dire che é stato stimolante poter scegliere gli obiettivi, le strategie e gli strumenti da mettere in pratica nell'attività di insegnamento/apprendimento e poter vedere in tempo reale le reazioni dei miei studenti!


 Alla fine del gioco viene dato anche un punteggio con un responso che aiuta a far riflettere l'insegnante sulle azioni inefficaci (suggerendo strategie di miglioramento) ma anche su quelle efficaci. Devo dire che fortunatamente mi é andata bene! (fiuuuu).
Ovviamente serious games del genere non potranno mai tenere conto della totale variabilità/complessità di un'aula in carne ed ossa, ma potrebbero essere utilizzati come un utile spunto di riflessione metacognitiva da parte degli insegnanti/tirocinanti sulla propria azione professionale.
E poi un vantaggio su tutti : nel caso di errore siamo sicuri di non aver mietuto vittime! :)
Come sempre fatemi sapere il vostro parere in merito! Alla prossima!


domenica 20 gennaio 2013

A scuola senza zaino???

Che cos'é la " scuola senza zaino"?
Non é un modo di alleggerire i nsotri allievi sottoposti al trasporto di libri a volte molto pesanti, ma é un nuovo modo di intendere e costruire la pratica didattica racchiuso da Marco Orsi in un libro edito dalla Erickson, "A scuola senza zaino", appunto.
L'abolizione dello zaino (simbolo di una scuola inospitale in quanto inventato per affrontare luoghi impervi), quindi, é solo un pretesto per descrivere una nuova realtà scolastica in cui il bambino riesce ad apprendere realmente perché si trova in un ambiente in cui si sente a proprio agio, padrone di fruire gli spazi a sua disposizione.


 Sono proprio gli spazi, infatti, ad esprimere una visione concreta di questo modello. Com'é possibile leggere dal sito ufficiale del progetto www.senzazaino.it , la metodologia adottata é quella del Global Curriculum Approach (GCA), ovvero "una metodologia che abilita alla pianificazione dell'intero ambiente formativo inteso come sistema che mette in relazione artefatti immateriali e materiali, software e hardware. L'apprendimento è situato, avviene in un contesto di relazioni (la classe / la scuola) tra soggetti e soggetti e tra soggetti e oggetti. Tali relazioni definiscono una storia e costituiscono il tessuto vitale di una comunità (quella scolastica inserita in una più ampia comunità locale)". Sul sito é possibile poi avere notizie specifica circa la costituzione di un approccio globale al curricolo ed é possibile conoscere quali sono le reti di scuole aderenti.



 Le finalità ultime dovrebbe essere quindi le seguenti:
- da un lato la maggiore responsabilizzazione ed inclusione dell'allievo nel processo di apprendimento;
- dall'altro, la costruzione di una comunità di pratiche in cui attivare processi di scambio tra i membri (sia a livello di reti di scuole che a livello nazionale).
Come al solito, fatemi sapere cosa ne pensate :)

venerdì 11 gennaio 2013

Condividere e rielaborare esperienze con il web 2.0

Come condividere insieme alla comunità scolastica uscite sul territorio organizzate con i bambini? Come tramutare quest'esperienza in un percorso interdisciplinare che faccia uso anche delle nuove tecnologie?
Immaginiamo di fare un'uscita sul territorio con i nostri bambini, ad esempio in un parco naturale o faunistico.


Innanzitutto potremmo prendere nota ( avendo già preliminarmente analizzato il luogo di indagine insieme ai bambini con l'aiuto di una mappa topografica ) delle varie soste effettuate durante l'uscita. Per realizzare la nostra mappa definitiva in maniera che possa essere condivisa attraverso il web ci viene in aiuto Communitywalk , sito grazie al quale si possono realizzare delle vere e proprie geomappe sulle quali inserire non solo i "marcatori" che denotano le nostre tappe ma anche immagini ( previamente scattate dai bambini ) , testi e link collegati ad essi.


E se volessimo inserire sulla nostra geomappa dei suoni relativi alle nostre "fermate didattiche" ( versi di particolari animali, scroscio di un fiume ecc...)? Anche in questo caso possiamo servirci del web : con Woices.com sarà infatti possibile associare voci, suoni e rumori ai luoghi della nostra mappa.


Vogliamo infine realizzare e pubblicare in rete un libro digitale con le immagini, i video e i contenuti della nostra esperienza? Niente di più facile con Calameo.com! Il sito permette infatti di caricare i formati più diffusi (ad esempio una presentazione in Power Point o un PDF ) e convertirli instantaneamente in  pubblicazioni digitali, così da poter essere visualizzati anche dai genitori.


Beh, non mi resta che augurarvi buon divertimento!